Per il Cashback ci sarà una “pausa di riflessione” di sei mesi. La sospensione prevista dal decreto n. 99 del 30 giugno 2021 riguarda anche il super Cashback ma, per il momento, si applicherà esclusivamente per il secondo semestre dell’anno in corso.
Il decreto lavoro e imprese detta inoltre un nuovo calendario per il pagamento dei rimborsi relativi al primo semestre. Resta il limite dei 60 giorni per il bonus da 150 euro, mentre slitta al 30 novembre la data per il rimborso del super Cashback di 1.500 euro.
Il Cashback si ferma il 30 giugno 2021 e slitta la data dei rimborsi: le novità
Sono quasi 9 milioni i cittadini che hanno partecipato al Cashback per il primo semestre, per un totale di 799.803.400 transazioni effettuate mediante gli oltre 16 milioni di strumenti di pagamento attivati.
Del totale dei partecipanti, circa 6 milioni riceveranno il rimborso di 150 euro, riconosciuto a patto di superare le 50 transazioni nel semestre di riferimento.
I dati relativi all’operazione voluta per incentivare i pagamenti con carte e bancomat sono forniti dal portale IO Italia, che ha monitorato i numeri del Cashback nel corso dei mesi, puntando l’attenzione anche sull’importo delle transazioni.
Il 21,4%, ha riguardato spese 25 ai 50 euro. Il 16,3% del totale dei pagamenti è stato invece effettuato per acquisti di importo non superiore a 5 euro.
Il 30 giugno 2021 si è chiuso il primo semestre dell’operazione e entro 60 giorni saranno effettuati i pagamenti a chi ha totalizzato almeno 150 transazioni.
In tal caso, il decreto legge n. 99/2021 non modifica i tempi previsti dal decreto del Ministero dell’Economia n. 156 del 24 novembre 2020.
Bisognerà attendere invece per ricevere il pagamento del super Cashback: dai 60 giorni di tempo previsti inizialmente, la data di erogazione del rimborso da 1.500 euro slitta al 30 novembre 2021, e al 30 novembre 2022 per il primo semestre del nuovo anno.
Cashback sospeso dal 1° luglio 2021
Il Cashback viene ufficialmente sospeso per un semestre e le risorse risparmiate saranno utilizzate per finanziare la riforma degli ammortizzatori sociali.
Come anticipato in apertura, il decreto approvato in Consiglio dei Ministri del 30 giugno 2021 dispone la sospensione dell’operazione a partire dal 1° luglio 2021, anche al fine di correggere alcune delle criticità che hanno caratterizzato il primo semestre dell’operazione, una tra tutte il problema delle micro-transazioni. Una scelta che è evidentemente connessa anche alle valutazioni della Corte dei Conti che, nel rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica 2021, evidenziava l’impossibilità di dare una valutazione degli effetti della misura per mancanza di dati adeguati.
Le proposte della Corte erano state quindi quelle di rivedere il sistema delle transazioni utili per l’attribuzione del rimborso, aumentarne il numero minimo necessario, così come arginare il fenomeno dei “furbetti del Cashback” in merito al super premio da 1.500 euro.
La sospensione dell’operazione potrebbe quindi consentire di apportare le dovute correzioni al sistema.