Dal 1°aprile 2012, per richiedere provvedimenti di interdizione anticipata dal lavoro dovuti a gravi complicanze della gravidanza o a persistenti patologie, le lavoratrici devono rivolgersi alle Asl e non più alle Direzioni territoriali del lavoro (Dtl).
Queste ultime, tuttavia, emanano ancora i seguenti provvedimenti di interdizione anticipata, in caso di:
- condizioni lavorative o ambientali ritenute dannose per madre e bambino
- impossibilità a spostare la lavoratrice ad altra mansione, in presenza di lavori vietati, o in conseguenza della valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute prevista dalla legge