Entro il 21 settembre bisognerà verificare chi si salva dalle nuove norme sugli esodati e sarà l’Inps con le sue agenzie territoriali a mettere in atto le procedure preliminari di verifica della potenziale inclusione del lavoratore tra i soggetti salvaguardati.
Questa operazione dovrebbe concludersi entro fine settembre e successivamente verrà stilato un elenco definitivo, il cui criterio ordinatorio della sarà quello della data di cessazione del rapporto di lavoro. Fra i potenziali beneficiari della salvaguardia pensionistica i lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà e autorizzati al versamento della contribuzione volontaria.
Questi soggetti potrebbero accedere alla pensione secondo le vecchie regole, in vigore prima della riforma previdenziale. Chi ha ricevuto la lettera da parte dell’Inps contenente l’invito a recarsi presso lo Sportello Amico dell’Inps o presso i patronati dovrà farlo entro il 21 settembre.
Dovranno invece fare domanda di accesso alla lista i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi, gli esonerati del pubblico impiego o chi è in congedo straordinario per l’assistenza ad un figlio disabile.
Questa categoria dovrà presentare una richiesta apposita, entro il 21 novembre, alla Direzione Territoriale del Lavoro, che comunicherà all’Inps l’effettiva esistenza dei requisiti necessari per rientrare nella platea dei salvaguardati.